Vuoi investire in un settore come quello dei semiconduttori? Questo articolo ti sarà sicuramente utile.
Si tratta di un settore “nuovo”, almeno per quel che riguarda le quotazioni degli ETF su semiconduttori quotati su Borsa Italiana.
Cosa sono i semiconduttori
I semiconduttori hanno un comportamento intermedio fra quello dei conduttori e quello degli isolanti. Presentano una conduttività intermedia fra quella dei conduttori e degli isolanti e che cresce all’aumentare della temperatura.
Essi sono alla base di tutti i principali dispositivi elettronici e microelettronici a stato solido come transistor, diodi ad emissione luminosa (LED) e non.
In altre parole con “semiconduttori” si intendono i materiali con cui si realizzano i circuiti elettronici ma vengono spesso utilizzati per indicare i microchip.
La carenza dei chip, dovuta ad esempio nell’ultimo periodo alla guerra commerciale tra USA e Cina, sta rallentando il mondo dell’auto da oltre un anno e le sue conseguenze potrebbero durare anche nel 2022.
Oltre a quello dell’auto, la domanda di semiconduttori è legata anche ai settori della robotica, cloud computing, tecnologia 5G e intelligenza artificiale.
Si tratta quindi di un mercato in crescita, per cui ti mostrerò di seguito tre ETF su semiconduttori per facilitare la tua scelta.
Come investire in ETF sui semiconduttori
Ecco i tre ETF sui semiconduttori quotati su Borsa Italiana:
– “VanEck Vectors Semiconductor UCITS ETF”, ISIN IE00BMC38736, ticker SMH
– “iShares MSCI Global Semiconductors UCITS ETF USD (Acc)”, ISIN IE000I8KRLL9, ticker SEME
– “Lyxor MSCI Semiconductors UCITS ETF – Acc”, ISIN LU1900066033, ticker CHIP.
Il primo è un ETF semiconduttori Vaneck.
“VanEck Vectors Semiconductor UCITS ETF”, ISIN IE00BMC38736, ticker SMH
E’ un ETF azionario, ticker SMH, ISIN IE00BMC38736, costi annuali 0,35%.
Questo ETF replica replica 25 società di tutto il mondo che sono negoziate negli Stati Uniti e attive nell’industria dei semiconduttori, con un peso percentuale massimo per singola azienda del 10%;
SMH ha un dimensione di circa 761 milioni di euro, è un ETF ad accumulazione dei dividendi, per cui ti consente di sfruttare l’interesse composto ed esiste dal giorno 1 dicembre 2020.
E’ un ETF a replica fisica totale con ribilanciamento semestrale, caratterizzato da elevata volatilità e senza copertura valutaria.
Ecco la sua allocazione geografica:
Qui invece trovi le principali 10 azioni (delle 25 totali che incidono per circa il 75% del paniere).
Questo ETF ha avuto un trend rialzista dal suo lancio fino ad oggi ma che ha alternato delle fasi di lateralità, come evidenziato nell’immagine sotto relativa al periodo giu2021 – gen2022 (a titolo di esempio).
Nel 2021 ha avuto un rendimento di oltre il 50% ed ha sovraperformato l’indice americano S&P500, come puoi vedere graficamente qui di seguito.
Adesso vedremo un “giovane” ETF sui semiconduttori su Borsa Italiana di Ishares che è stato lanciato da poco tempo ma che ha già una dimensione di oltre 100 milioni di euro.
“iShares MSCI Global Semiconductors UCITS ETF USD (Acc)”, ISIN IE000I8KRLL9, ticker SEME
E’ un ETF azionario, ticker SEME, ISIN IE000I8KRLL9, costi annuali 0,35%.
Questo ETF replica aziende a grande, media e bassa capitalizzazione tra 23 mercati sviluppati e 25 mercati emergenti che sono attive nell’industria dei semiconduttori;
l’ETF SEME ha un dimensione di circa 182 milioni di euro, anche questo ETF è ad accumulo dei dividendi, per cui ti consente di avvalerti dell’interesse composto ed esiste dal giorno 3 agosto 2021.
E’ un ETF a replica fisica totale, con ribilanciamento trimestrale e senza copertura valutaria.
Ecco la sua allocazione geografica ed i principali 10 titoli azionari del suo paniere:
Ti faccio notare che questo ETF ha avuto un rendimento simile al precedente nei sui primi mesi di negoziazione ma ha un costo per singola intorno ai 5 euro, che consente anche con un capitale di 50-100 euro di poter sfruttare la potenza di un P.A.C., anche se personalmente utilizzerei questi ETF per l’utilizzo di strategie di investimento attive.
Questo ETF è un investimento ESG, infatti i titoli azionari inclusi sono filtrati sulla base dei criteri ESG (ambientali, sociali e di corporate governance).
L’indice di riferimento è il MSCI ACWI IMI Semiconductors & Semiconductor Equipment ESG Screened Select Capped Index .
Vediamo un terzo e ultimo ETF semiconduttori quotato su Borsa italiana della Lyxor.
“Lyxor MSCI Semiconductors UCITS ETF - Acc”, ISIN LU1900066033, ticker CHIP
E’ un ETF azionario, ticker CHIP, ISIN LU1900066033, costi annuali 0,45% (è il più costoso dei tre ETF).
Questo ETF replica aziende a grande e media capitalizzazione tra 23 mercati sviluppati e 25 mercati emergenti che sono attive nell’industria dei semiconduttori;
l’ETF CHIP ha un dimensione di circa 65 milioni di euro, è ad accumulazione dei dividendi ed esiste dal giorno 28 marzo 2007.
E’ un ETF a replica sintetica (Unfunded swap) e senza copertura valutaria.
Ecco la sua allocazione geografica ed i principali 10 titoli azionari del suo paniere:
Anche questo ETF è un investimento ESG, infatti i titoli azionari inclusi sono filtrati sulla base dei criteri ESG (ambientali, sociali e di corporate governance).
L’indice di riferimento è il MSCI ACWI Semiconductors & Semiconductor Equipment ESG Filtered.
Conviene investire sui semiconduttori? Quale preferire tra i tre ETF su semiconduttori quotati su Borsa Italiana?
Condivido la mia personale opinione.
E’ un settore che merita attenzione per cui potrebbe rivelarsi un buon investimento.
Per quanto riguarda la scelta dell’ETF su cui investire, sicuramente la mia attenzione ricade sui primi due ETF, ticker SMH e SIME perchè l’ultimo ha costi annuali maggiori, dimensione inferiore ed è a replica sintetica.
La differenza tra i due potrebbe ricadere nella quota di investimento che puoi permetterti, perchè l’ETF SIME ha un costo unitario inferiore. SMH ha una dimensione maggiore.
Strategia per investire in ETF su semiconduttori
Visto che si tratta di ETF settoriali e molto volatili, utilizzerei una strategia attiva di tipo rotazionale, viceversa potresti comunque valutare un P.A.C. ma facendo attenzione ed utilizzando sempre una piccola percentuale del portafoglio dedicato all’asset azionario.
Cosa ne pensi di questo settore? Scrivi qui sotto la tua opinione.
Davide Grasso
