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ETF a Replica Sintetica o Fisica: quale ETF è Migliore?

La tipologia di replica del benchmark di un ETF è uno dei criteri da considerare quando fai la tua selezione e scelta di questo strumento finanziario. 

Vediamo in questo articolo le differenze tra replica sintetica o fisica degli ETF e quale tipo di ETF è migliore.

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La replica del paniere di un ETF può essere di due macrotipologie: replica fisica o sintetica.

Nel primo caso la replica fisica può essere completa oppure a campionamento, nel secondo la replica sintetica può essere unfunded o funded, quindi un ETF può avere uno di questi quattro tipi di replica:

  1. replica fisica completa;
  2. replica fisica a campionamento;
  3. replica sintetica “unfunded” swap;
  4. replica fisica “funded” swap.

Analizziamo caso per caso.

ETF a replica fisica completa (o replica fisica totale)

Negli ETF a replica fisica completa, il gestore dell’ETF compra esattamente tutti i titoli che compongono il paniere esattamente con lo stesso peso percentuale che hanno nel paniere del sottostante. 

La replica fisica completa è quella utilizzata quando il paniere sottostante non è numeroso, la replica è precisa al 100%, costituisce uno strumento efficiente e trasparente e l’unico rischio è quello di mercato, cioè il rischio legato all’andamento del prezzo.

ETF replica fisica a campionamento

La replica fisica a campionamento prevede invece che il gestore acquisti solo una parte dei titoli (quelli a maggior capitalizzazione) che compongono il paniere del benchmark e il risultato in questo caso sarà una buona approssimazione del paniere ma comunque non una replica fedele al 100%. 

La replica fisica a campionamento è utilizzata quando il paniere sottostante è ampio e vasto e vengono comprati i maggiori titoli del paniere; 

la replica non è molto precisa ma comunque costituisce una buona approssimazione del benchmark e l’unico rischio anche in questo caso è quello della variazione di prezzo dell’ETF.

Prestito titoli negli ETF a replica fisica

Solitamente gli ETF a replica fisica prevedono di poter prestare i titoli (“prestito titoli”) il che ha un pregio e un difetto: 

il pregio è che la remunerazione incassata dall’emittente permette di contenere i costi annuali (TER), diminuendo i costi a carico dell’investitore; il difetto è il rischio di default della controparte, che può anche saltare durante l’attivazione del prestito titoli.  

C’è quindi da stare attenti al prestito titoli attivo per gli ETF a replica fisica? Non proprio, per il motivo che ti spiego subito. 

Per limitare il rischio di default della controparte, infatti, è prassi abituale che il prestito titoli sia accompagnato da una garanzia collaterale posta presso una banca depositaria (che verrebbe utilizzato per coprire il rischio di default della controparte). 

Queste informazioni sul  prestito titoli li troviamo sul sito dell’emittente, perchè sono dati pubblici e aggiornati; puoi dunque verificare se è attivo in ogni ETF.

ETF a replica sintetica

Negli ETF a replica sintetica, la replica avviene tramite un contratto derivato (swap) tra due entità tra cui avviene uno scambio di performance; 

in questo caso la replica è perfetta al 100% ma ci sarà una criticità che è costituita da un fattore di rischio.

Rischi degli ETF a replica sintetica

Anche la replica sintetica ha dei pregi e difetti. 

Il pregio è che la replica è precisa al 100%. Tra i difetti abbiamo che la replica sintetica è poco trasparente: in questo caso oltre al rischio di mercato hai anche il rischio controparte perchè la performance è  garantita dal contratto swap, dallo scambio tra la Società di Gestione del Risparmio (SGR) e la controparte; 

dunque se la controparte dovesse saltare in aria potrebbe esserci un rischio monetario dell’ETF. 

Questa tipologia di replica è chiamata anche “indiretta” (swap based).

Ti ho anticipato all’inizio che la replica sintetica può essere “Unfunded” a “Funded”.

ETF a replica sintetica Unfunded (unfunded swap-based)

Nel caso di replica sintetica unfunded swap (“ETF Unfunded” come li chiamano molti) i soggetti sono l’emittente dell’ETF e la controparte, che non è mai una società completamente sconosciuta all’emittente (anzi in genere è la casa madre). 

L’emittente compra il paniere sostitutivo e la controparte invece comprerà il paniere corretto, poi si scambiano le performance grazie al contratto swap. 

Anche in questo caso c’è il rischio che salti la controparte e l’investitore potrebbe perdere una valore pari a quello del contratto swap, per cui anche qui è intervenuto il legislatore che ha limitato lo swap del contratto al 10% del NAV per ogni singola controparte.

ETF a replica sintetica Funded (funded swap-based)

Nel caso di ETF a replica sintetica funded swap, l’emittente dell’ETF una volta che ha incassato denaro dalle sottoscrizioni delle quote,  usa questo denaro per girarlo direttamente alla controparte che in cambio gli inoltra a sua volta la performance del paniere del sottostante. 

Quindi la replica è precisa ma non c’è il paniere sostitutivo e tutto il denaro viene investito nel contratto swap. 

In questo caso quindi, in caso di default della controparte swap, l’investitore si assume un rischio maggiore. 

Il legislatore in tal caso ha posto il limite alla controparte di incassare i soldi ma è obbligata a mettere i titoli (un collaterale) a garanzia di una terza banca depositaria, il cui valore sia superiore al valore del NAV. 

In questo modo se la controparte salta, l’emittente mette le mani sul collaterale depositato nella banca terza; dunque in questo modo il legislatore ha ridotto anche in questo caso il rischio per l’investitore.

ETF a replica fisica o sintetica: quale tipo di ETF è migliore?

Al di là dei tecnicismi in se stessi, confrontiamo le due tipologie di replica fisica e sintetica degli ETF, riepiloghiamo i pregi ed i difetti della replica fisica e sintetica degli ETF. 

Pregi:

  • la replica fisica non ha il rischio della controparte e i ricavi del prestito titoli permettono di diminuire il costo annuale;
  • la replica sintetica ha una replica fedele al 100%, ha un costo annuale ridotto e ha accesso a sottostanti non facilmente acquistabili in modo diverso. 

Difetti:

  • la replica fisica: non è sempre perfetta al 100% e il prestito titoli comporta una potenziale esposizione a perdite (per il rischio della controparte); può impedire l’accesso ad alcuni specifici mercati;
  • la replica sintetica ha l’unico rischio della controparte (se lo swap non è collateralizzato).

Dunque: quale tipo di ETF è migliore, un ETF a replica fisica oppure un ETF a replica sintetica?

Se come investitore vuoi limitare il rischio, scegli la replica fisica (completa o a campionamento); a onor del vero ti dico però che ad oggi non mi risulta che sia mai saltata alcuna controparte per cui di fatto anche quelli con replica sintetica non hanno mai dato problemi. 

Se preferisci un ETF con pochi titoli nel suo paniere ti consiglio un ETF a replica fisica. 

In generale personalmente ritengo il tipo di replica dell’ETF meno importante di altri parametri nella fondamentale fase di selezione e scelta di un ETF da aggiungere ad un portafoglio. 

In questo articolo scopri i vantaggi degli ETF.

Dimmi la tua nei commenti,

Davide Grasso

Questo articolo ha 5 commenti

  1. Nicola Boschetti

    Ciao Davide e complimenti per l’analisi dettagliata ma semplice da comprendere. Ti faccio una domanda, spero che tu possa rispondermi. Sto osservando due ETF della Lyxor che si appoggiano al MSCI World. Entrambi sono UCITS e entrambi sono ad accumulazione. Il primo è a Replicazione Fisica (Campionamento ottimizzato) mentre il secondo è a Replicazione Sintetica (Unfunded swap). Come mai il primo ha un TER a 0,12% annuo mentre il secondo ha un TER a 0,30% annuo? Non dovrebbero avere un TER simile? Inoltre il primo ha 1.464 mln di dimensione del fondo, mentre il secondo ha “solo” 6 mln di dimensione del fondo… può dipendere dalla giovane età del secondo? (non posto gli ISIN qui per correttezza). Grazie e Buone Feste.

    1. Davide Grasso

      Ciao Nicola, ti ringrazio molto del tuo parere e per la domanda. Il motivo della differenza tra i due TER purtroppo a noi non è noto, i motivi possono essere diversi per l’emittente; io non mi fascerei però la testa nel senso che valuto direttamente nella mia scelta che il TER di un ETF è quello e basta ed il TER non è l’unico criterio di selezione e scelta di un ETF.

      Sulla dimensione dei due fondi potrebbe anche essere per la giovane età del secondo come dici tu, unita al fatto che forse gli investitori prediligono la replica fisica a quella sintetica oltre al TER inferiore.

      Perchè dici di non postare gli ISIN per correttezza? Io non ho vincoli con alcun emittente di ETF per cui nel mio sito posso parlare di ETF di qualsiasi emittente, ergo puoi postare anche gli ISIN in futuro 🙂

      Buone feste anche a te,
      Davide

  2. Nicola Boschetti

    Ciao Davide, grazie per il feedback. Ecco qua:
    Lyxor MSCI World UCITS ETF – Acc ISIN FR0014003IY1
    Lyxor Core MSCI World (DR) UCITS ETF – Acc – ISIN LU1781541179
    Come vedi sono entrambi MSCI ma uno a DR (Replica Diretta) l’altro a Replica Sintetica (Unfunded swap).
    Inoltre uno è in LUX mentre l’altro in Francia FR.
    Grazie per le considerazioni.

    1. Davide Grasso

      Ciao Nicola, effettivamente anche i rendimenti da quando esiste l’ETF più recente sono confrontabili. Se dovessi scegliere tra i due opterei per quello che ha storico e capitalizzazione di mercato maggiore, oltre che costi annuali inferiori.

      Spero di averti risposto,
      Davide

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