Lo studio e gli investimenti sulla tecnologia delle batterie del futuro costituisce un megatrend importante. La ricerca di batterie innovative e sempre più potenti ma al tempo stesso meno inquinanti e dannose è un trend collegato ad altri come quelli della mobilità elettrica e delle energie sostenibili.
In questo articolo scoprirai in dettaglio due ETF ad accumulo dei dividendi armonizzati, quotati su Borsa Italiana, per investire sulla tecnologia delle batterie delle auto.
“L&G Battery Value-Chain Ucits Etf”, ISIN IE00BF0M2Z96, ticker BATT

E’ un ETF azionario, ticker BATT, ISIN IE00BF0M2Z96, costi annuali 0,49%.
Questo ETF replica società coinvolte nello sviluppo e produzione di batterie, incluse società che estraggono materie prime per la produzione di batterie; ha un dimensione di circa 360 milioni di euro, è un ETF ad accumulazione dei dividendi, per cui ti consente di sfruttare l’interesse composto ed esiste dal giorno 23 gennaio 2018.
E’ un ETF a replica fisica totale, caratterizzato da elevata volatilità e senza copertura valutaria.
Questo ETF ha avuto un trend laterale dal suo lancio fino al crollo di inizio 2020 per l’emergenza dovuta a Covid-19, per poi intraprendere per tutto il 2020 un trend rialzista che ha generato un rendimento di oltre il 50% in un anno, elevato per un ETF.
Ecco i suo rendimenti:



L’ETF BATT rientra tra gli investimenti sostenibili ESG ed ha questa ripartizione ESG aggiornata al 31 ottobre 2020, in cui ad un punteggio basso corrisponde un rischio basso:
- ambientali: 9,13;
- sociali: 9,73;
- governance: 8,25.
Puoi monitorarne i futuri sviluppi direttamente dal sito morningstar.it
“Wisdomtree Battery Solutions Ucits Etf”, ISIN IE00BKLF1R75, ticker VOLT

E’ un ETF azionario, ticker VOLT, ISIN IE00BKLF1R75, costi annuali 0,40%.
Questo ETF replica la performance di società che si occupano principalmente di batterie e soluzioni di conservazione di energia; ha un dimensione di circa 124 milioni di euro, anche questo ETF è ad accumulo dei dividendi, per cui ti consente di avvalerti dell’interesse composto ed esiste dal giorno 26 febbraio 2020.
E’ un ETF a replica fisica totale, caratterizzato da elevata volatilità e senza copertura valutaria.
Ecco la sua allocazione settoriale e geografica:


Questo ETF ha avuto e mantiene un trend rialzista in pratica dal suo recente lancio sul mercato. Anche l’ETF VOLT è un investimento ESG.
ETF sulle batterie BATT e VOLT a confronto
Vediamo i due suddetti ETF a confronto su un grafico con timeframe giornaliero, in cui l’ETF BATT è raffigurato con candele giapponesi e l’ETF VOLT con la linea magenta.


Come già evidenziato entrambi hanno un marcato trend rialzista.
Confrontiamoli adesso entrambi con l’indice americano S&P500, indicato con una linea azzurra.

Il grafico risalta proprio la recente impennata rialzista di questi due ETF, anche rispetto al S&P500.
Quale preferire tra i due ETF sulle batterie?
L’ETF VOLT consente una diversificazione geografica visto che la maggiore esposizione è sulla Cina; anche nell’ETF BATT gli Stati Uniti sono comunque la seconda nazione in peso percentuale.
BATT ha un costo di poco maggiore (0,49% invece che 0,40% di VOLT) ma ha una dimensione del fondo maggiore, dovuta anche alla sua maggiore presenza sul mercato.
In questo momento valuterei l’ETF BATT.
Un investimento sostenibile sulla tecnologia delle batterie è un investimento interessante ma a cui, a mio avviso, destinare una piccola percentuale del portafoglio azionario per la sua volatilità.
Davide Grasso
P.S.: se non sai cosa sono i megatrends o vuoi approfondire, leggi questo articolo.