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Perchè investire in dividendi azionari

Noi italiani sempre stati attratti dal famigerato “investimento sicuro” e dall’idea di avere delle entrate passive al 100%, tramite anche i dividendi azionari. 

Conviene investire in Azioni per incassare i dividendi?

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Facciamo un passo indietro: cosa sono i dividendi di una società quotata in Borsa?

Sono gli utili della società, che decide di dividerne una parte tra i suoi azionisti, cioè tra coloro che possiedono le azioni di quella società, come remunerazione del capitale investito. 

Nota che ho scritto appositamente “sceglie” per evidenziarti che non è un obbligo della società e che un’azienda che per anni ha sempre distribuito dividendi potrebbe decidere all’improvviso di cambiare le regole del gioco. 

La società può ad esempio ridurre i dividendi o decidere di non rilasciarli più in qualsiasi momento, come è successo a diverse aziende (ad esempio ENI) a causa della crisi dovuta alla pandemia da COVID-19. 

Apple ad esempio per tanti anni non ha mai invece rilasciato dividendi perchè la politica aziendale è stata per anni quella di reinvestire tutti gli utili all’interno della società stessa.

Quanto si guadagna coi dividendi delle azioni possedute?

Tra lo 0% e il 10% o più, spesso tra il 2% e il 5% circa. Che significa? 

Se ad esempio possiedi 10 azioni di una società, la cui singola quotazione vale 100 dollari ed ha un dividend yield del 4%, allora incasserai 40$ al lordo delle tasse. 

Quale sono le condizioni per incassare dividendi? 

Devi possedere l’Azione il giorno prima dello stacco della cedola. A quel punto il giorno dopo puoi anche vendere e il dividendo arriverà anche se a quel punto non avrai più le azioni in portafoglio. 

So già cosa stai pensando e ti dico subito che…non puoi trarre profitto da questo meccanismo. Infatti devi sapere che il giorno dopo lo stacco del dividendo il prezzo scende in maniera proporzionale ad esso. Per cui o decidi di incassare il dividendo e di ritrovarti una quotazione inferiore del valore del dividendo stesso oppure vendi il giorno prima dello stacco del dividendo alla quotazione di mercato.

A onor del vero devo dire che spesso la quotazione recupera rapidamente il gap causato dal rilascio del dividendo…

Fai attenzione ai titoli con un dividend yield maggiore del 5% o addirittura del 10%. 

Quando il dividendo rilasciato da una società inizia a diventare particolarmente significativo, ti consiglio di fare attenzione perchè potrebbero cambiare a breve le condizioni di rilascio del dividendo stesso o magari non conosci le condizioni di “salute” della società. 

In tal caso ti consiglio, se ne hai le competenze, di guardare i fondamentali dell’azienda stessa. 

Altrimenti potresti ritrovarti, come si dice, col cerino in mano.

Come evitare la perdita del capitale investito per il fallimento di una società?

Devi verificare ad esempio che l’azienda abbia utili, fatturato e dividendi crescenti nel tempo. 

Qui puoi trovare il calendario degli utili di tutte le società americane, ti basta digitare il ticker del titolo azionario.

Con quale frequenza vengono distribuiti i dividendi? 

Le Azioni europee pagano di solito dividendi con frequenza annuale (es. le azioni italiane) mentre le azioni americane con un frequenza trimestrale, ovvero dividono e ripartiscono il dividendo totale annuo in 4 pagamenti.

Come vengono tassati i dividendi?

Per prima cosa è importante sapere che i dividendi costituiscono “reddito da capitale” per cui non possono essere usati per compensare minusvalenze pregresse. 

Per quanto riguarda la loro tassazione, se acquisti azioni italiane i dividendi vengono tassati oggi al 26% mentre se acquisti azioni estere, sei soggetto alla doppia tassazione, cioè alla tassazione alla fonte e dopo alla tassazione italiana. 

Ti faccio degli esempi numerici per spiegarti meglio. 

Supponiamo che tu abbia in portafoglio azioni Fiat che dovrebbero rilasciare un dividendo del 3%; riceveresti un dividendo netto del 3%*0,74=2,22%. 

Ipotizziamo invece adesso che tu abbia in portafoglio azioni Facebook e che l’azienda abbia annunciato di rilasciare un dividendo sempre del 3%. 

Premesso che per le azioni americane la tassazione attuale è del 15%, ecco cosa accadrebbe al tuo dividendo: viene applicata prima la tassazione alla fonte, cioè il 15% al 3%, ovvero 3*0,85=3,4%. 

In seconda battuta verrebbe applicata la tassazione italiana al 26% per cui avresti 3,4*0,74= 2,52%. 

Dunque invece del 3% lordo riceveresti un dividendo netto del 1,89% (per le azioni italiane sarebbe stato un 2,22%). Analogamente con un dividendo lordo del 4% riceveresti un dividendo netto del 2,52%.

CALCOLO TASSAZIONE DEI DIVIDENDI AZIONARI ESTERI

File excel per calcolare subito il dividendo netto partendo dal valore lordo.

Ho inserito nell’area riservata un file excel scaricabile in cui puoi vedere immediatamente l’ammontare netto del dividendo nel caso in cui tu investe su azioni di diversa nazionalità.

Quindi conviene investire in azioni italiane? 

Premesso che personalmente non investo in azioni italiane se non raramente, ti consiglio di valutare tanti aspetti. 

Considera ad esempio che con un’azione americana potresti avere un rendimento decisamente maggiore rispetto ad un’azione italiana, al punto da compensare ampiamente anche un dividendo inferiore. 

Ti basta confrontare il rendimento storico dell’indice FTSE Mib italiano con l’indice americano S&P500…eppure tanti investitori italiani ancora oggi investono sul mercato italiano, forse spinti più da uno spirito patriottico che da valutazioni tecniche e oggettive.

Come investire coi dividendi azionari?

Vediamo due possibili strategie con due strumenti diversi. 

Una strategia è quella di creare un portafoglio con aziende che rilasciano dividendi con frequenze sfalsate tra di loro in modo che tu possa ricevere dividendi tutti i mesi. 

In pratica potresti acquistare Azioni che rilasciano dividendi con le seguenti diverse periodicità:

  • gennaio-aprile-luglio-ottobre (es. Procter & Gamble);
  • febbraio-maggio-agosto-novembre (es. Johnson & Johnson);
  • marzo-giugno-settembre-novembre (es. Coca Cola).

Un’altra strategia per investire in dividendi è quella di investire invece in uno di questi due ETF:

  • SPDR S&P Global Dividend Aristocrats UCITS ETF“, ISIN IE00B9CQXS71, ticker GLDV, che replica i titoli azionari ad elevato rendimento da dividendi di tutto il mondo ed ha un dividend yield attuale del 3,30%; 
  • “SPDR S&P US Dividend Aristocrats UCITS ETF“, ISIN IE00B6YX5D40, ticker USDV, che replica titoli azionari dell’indice S&P Composite 1500 che hanno aumentato i dividendi di anno in anno per almeno 20 anni consecutivi. Ha un dividend yield attuale del 2,15%.

Tra le due ipotesi preferisco in generale investire in un ETF in modo da ricevere dividendi anche con un capitale modesto e con rischi minori. 

Inoltre uno dei suddetti ETF potrebbe costituire uno dei portafogli satelliti del tuo patrimonio, a cui dedicare magari il 10% al massimo dell’aliquota dell’asset azionario totale che hai previsto. 

Cerca sempre la soluzione con rischi minori. Ti è stato utile l’articolo? Condividilo sui social. 

Davide Grasso

P.S.:ti suggerisco di leggere anche questo mio articolo in cui ti spiego cos’è e come si calcola il dividend yield.

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