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Relazione tra Risparmio e Investimento: due fattori collegati

Cosa intendiamo per “risparmio”, come possiamo definirlo? 

Il risparmio è tipicamente prodotto dalle famiglie come differenza positiva tra il reddito (flusso di denaro entrante) e le spesi correnti (flusso di denaro uscente) in un dato periodo di tempo.

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Risparmio e Investimento nelle famiglie

Esiste una relazione tra risparmio e investimento. Le famiglie tendono a detenere una parte della loro ricchezza finanziaria (cioè delle somme risparmiate accumulate nel tempo in forma liquida – banconote e monete – e depositi bancari), per l’esigenza di disporre tempestivamente di tali somme per far fronte alle spese correnti ed a spese impreviste e straordinarie (ad esempio il guasto di un’auto). 

Tuttavia, per una parte della liquidità risparmiata e accantonata, si può investire con strumenti finanziari con obiettivi di lungo periodo per poter ottenere rendimenti più elevati che consentono di mantenere o accrescere nel tempo il potere di acquisto dei propri risparmi (come ad esempio investire in ETF). 

Ad esempio, invece di tenere ferme sul conto correnti importanti somme per ricostruirti l’appartamento o l’abitazione in caso di incendio, potresti proteggerti con una polizza da alcune centinaia di euro all’anno (investimento “a perdere”, si spera) e utilizzare gran parte del denaro per investirlo e farlo crescere nel tempo, per lo meno per compensare l’inflazione

Qualora tu non lo sappia, l’inflazione è la perdita del potere d’acquisto dei tuoi soldi fermi sul conto corrente. 

In altre parole più trascorre il tempo meno potrai comprare coi soldi in giacenza sul conto, anche se apparentemente dovessi mantenere lo stesso importo; detto in modo ancora diverso, perdi soldi se li lasci fermi sul conto bancario.

Quindi perchè non tutti investono i loro risparmi?

Esistono diverse criticità che allontanano i risparmiatori dagli investimenti finanziari, come:

  • la paura di perdere soldi
  • l’ignoranza finanziaria tipica del nostro Paese
  • la voglia di non assumersi la responsabilità delle proprie scelte
  • pregiudizi
  • la scarsità o addirittura l’abbondanza delle informazioni disponibili per gli investitori stessi.

Tante persone non iniziano ad investire perchè non hanno alcuna informazione in merito e non conoscono le opportunità che oggi offrono alcune strategie di investimento con determinati strumenti finanziari (ad esempio il Piano di Accumulo del Capitale con gli ETF);

tante perchè il web oggi offre un eccesso di informazioni, spesso sparse e confuse per cui si arrendono prima ancora di cominciare. 

Altri ancora vanno ancora in banca con il vecchio “fai tu”, approccio che oggi più che mai sconsiglio in generale. 

In quale di questi motivi ti ritrovi? Perchè ancora oggi non hai iniziato ad investire i tuoi risparmi? 

Fammelo sapere nei commenti in fondo all’articolo, dimmi cosa ne pensi e sarò felice di risponderti.

Obiettivi e comportamento degli investitori nel mercato azionario

Gli investitori si accostano ai mercati azionari con obiettivi diversi che riflettono principalmente l’orizzonte temporale al quale guardano per valutare i risultati dell’investimento e la loro propensione al rischio. 

In base al tuo obiettivo finanziario ed altri fattori fondamentali tra cui la durata dell’investimento e il capitale disponibile, cambieranno gli strumenti e le strategie che dovrai adottare. 

Alcuni investitori, più numerosi nelle fasi di euforia dei mercati, considerano l’investimento azionario in una prospettiva di breve o brevissimo periodo e si pongono l’obiettivo di ottenere guadagni speculativi da una tendenza di prezzo che ritengono di poter prevedere. 

Le loro operazioni di Borsa sono frequenti e si fondono sull’apertura e sulle chiusure di posizioni entro brevi intervalli di tempo. 

Con quali criteri si scelgono i titoli ed il momento per acquistarli o venderli? 

In molti casi fanno affidamento su informazioni che trapelano dalle società o dagli intermediari e che prospettano il verificarsi di un evento importante e suscettibile di far aumentare o scendere significativamente il prezzo di un’azione. 

Chi effettivamente riesce ad ottenere profitti in queste occasioni sono generalmente gli Insider, cioè coloro che per ragioni professionali vengono a conoscenza per primi di informazioni rilevanti e operano tempestivamente in una direzione coerente con i prevedibili effetti che l’informazione produrrà sui prezzi. 

Anche se usare informazioni riservate per comprare o vendere azioni sia illegale, il fenomeno è frequente. 

Vi sono poi operatori che osservano la tendenza dei prezzi che così si determina ed entrano sul mercato subito dopo gli Insider veri e propri . 

Vi è infine una categoria di investitori, cui talora,  soprattutto in passato, ci si riferiva come al cosiddetto “parco buoi”, che si accoda in ritardo rispetto agli altri speculatori e finisce quasi sempre per comprare quando i prezzi sono al massimo e vendere quando sono scesi al minimo (lo so che a te non è mai capitato ma a tuo cugino sì…). 

Hai presente quando decidi di comprare un’azione perchè ne hai sentito parlare ad esempio in TV? Ecco, non farlo più perchè probabilmente ormai sarà troppo tardi per guadagnare.

Il comportamento meramente emulativo si rivela quindi spesso causa di perdita per questi risparmiatori poco avveduti.

Investimento basato sull'analisi tecnica

Gli interventi speculativi di breve periodo sono talvolta fondati sull’analisi tecnica, cioè sull’osservazione sistematica compiuta con l’ausilio di modelli statistici dell’andamento dei prezzi e delle quantità scambiate di singoli titoli in un arco temporale definito, nel convincimento di poterne trarre una previsione sulla tendenza futura dei prezzi.

 L’analisi tecnica ha una certa diffusione soprattutto tra investitori che operano con un orizzonte temporale breve, a me non dispiace per nulla.

Investimento basato sull'analisi fondamentale

Un approccio più razionale all’investimento azionario prende a riferimento un orizzonte temporale di medio-lungo periodo e si fonda sulla convinzione che se si selezionano attentamente la società, il risultato dell’investimento è soddisfacente perché nel tempo il valore del loro capitale azionario tende a crescere.  

La scelta dei titoli viene compiuta principalmente sulla base dell’analisi cosiddetta fondamentale che, approfondendo le prospettive del settore in cui opera la società, il suo posizionamento competitivo e le previsioni sui futuri flussi di cassa, fornisce una stima attendibile del valore della società e quindi una base di confronto con i prezzi che il mercato esprime in un dato momento. 

Tale analisi permette di individuare le società le cui azioni sono sottovalutate, e quindi tendenzialmente da acquistare, e quelle che invece sono sopravvalutate quindi tendenzialmente da vendere. 

Mentre gli operatori di breve periodo negoziano con continuità è in modo talvolta frenetico, gli investitori razionali tendono ad operare in modo più ponderato: essi compongono un portafoglio di strumenti finanziari con il profilo di rischio e di rendimento che preferiscono e lo modificano solo di tanto in tanto in funzione di cambiamenti delle prospettive della società e del mercato azionario. 

In questo articolo ti ho spiegato la relazione tra risparmio e investimento e ti introdotto i due differenti approcci con cui puoi investire in azioni: l’analisi tecnica e/o l’analisi fondamentale. 

Si tratta di approcci diversi e che richiedono competenze e impegni diversi. Trovi più info in questo corso, con cui ti insegno e ti aiuto a creare da zero il tuo piano di investimento da un modello in word scaricabile.

Se parti proprio da zero io suggerisco prima di iniziare ad investire in ETF, viceversa puoi valutare di dedicare una porzione del capitale predestinato agli investimenti finanziari per cercare di ottenere dei guadagni nel breve periodo col mercato azionario, se sai quello che fai (regola aurea per non perdere soldi).

Fai le tue valutazioni,

Davide Grasso

P.S.: scopri un modo semplice e divertente per risparmiare oltre 2.000 euro in questo articolo

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